C’è grande curiosità tra i lettori riguardo ai dettagli e alle convenienze del Bonus Maroni e della Quota 103, soprattutto rispetto ai requisiti e ai limiti per accedere al tanto agognato assegno pensionistico. In questa cornice, decidiamo di offrire risposte chiare e dettagliate a delle domande specifiche da parte dei nostri lettori, con l’obiettivo di guidare coloro che necessitano di chiarimenti sul tema. Ecco quindi le domande ricevute e le relative spiegazioni fondamentali.
Paolo ci scrive per esprimere le sue preoccupazioni riguardo al Bonus Maroni e alla possibilità di accedere alla pensione. “Se aderisco al bonus Maroni fino alla ‘anticipata’ Fornero, quale sarà il mio sistema pensionistico? Quota 103 o ‘anticipata’ Fornero?” In questo caso, è fondamentale chiarire che chi decide di entrare nel sistema Bonus Maroni deve essere consapevole che rinuncia a Quota 103, nonostante i requisiti siano soddisfatti. Questo significa che Paolo non mira a una pensione con il calcolo interamente contributivo dell’assegno, ma intende restare attivo nel mondo del lavoro per raggiungere i 42 anni e 10 mesi di contributi richiesti dall’anticipata Fornero.
È evidente dunque che proseguire la carriera lavorativa è una scelta strategica, a patto che non ci siano nuove riforme che possano peggiorare la situazione. Se alla fine Paolo completerà i 42 anni e 10 mesi di contributi, potrà comunque accedere a una pensione con un calcolo misto, a condizione di avere versato contributi prima del 31 dicembre 1995. In tal caso, il tempo di contribuzione pregresso sarà determinante, permettendo di godere di vantaggi futuri nel momento della pensione.
Raggiungere i 67 anni: il passaggio alla pensione di vecchiaia
Sandro ha alcune domande molto specifiche relative alla sua situazione. “A dicembre compirò 64 anni e ho 41 di contributi. Se raggiungo i 67 anni con Quota 103, la mia pensione sarà rivalutata?” Con i suoi 41 anni di contributi, Sandro ha già messo in atto i requisiti necessari per quanto concerne Quota 103. Tuttavia, la legge di bilancio 2024 ha introdotto delle nuove modalità di calcolo che, paradossalmente, possono risultare sfavorevoli. Ecco perché, una volta compiuti 67 anni, il suo assegno pensionistico rimarrà uguale e non subirà incrementi. Questo, a causa del ricalcolo che penalizza in modo definitivo l’assegno, tranne in caso il suo reddito sia al di sopra di una determinata soglia.
Sandro, quindi, non vedrà alcun cambio nel suo importo pensionistico una volta raggiunta l’età pensionabile. È essenziale comprendere che l’adeguamento delle pensioni di vecchiaia scatta solo in certa misura e che potrebbe non riguardare tutti i beneficiari. Quindi, a meno che non ci siano condizioni specifiche che possano garantire un aumento, il suo monte pensione rimarrà invariato nel tempo.
Lavorare con Quota 103: i limiti e le opportunità
Poi c’è Paolo, che ci pone una questione interessante e pratica. “Posso, essendo iscritto a un albo professionale, aprire una partita IVA e fatturare fino a 5.000 euro di lavoro occasionale con Quota 103?” Questo è un aspetto che molti professionisti si pongono e merita di essere approfondito. Secondo quanto riportato, con la nuova finanziaria in fase di approvazione, è possibile per chi è pensionato accettare un reddito supplementare, fino a 5.000 euro lordi all’anno, per lavoro occasionale. Questo reddito è gestibile senza la necessità di registrarsi con una nuova partita IVA, ma basta utilizzare il codice fiscale e applicare la giusta ritenuta d’acconto.
Comunque, è opportuno ricordare che non è consentito superare la soglia definita. Perciò, anche se si possono avere entrate occasionali, il limite rimane molto rigido e il pensionato deve operare entro questi confini. Paolo sarebbe quindi saggio di consultare un buon commercialista, soprattutto per essere certo di rimanere conforme alle normative vigenti.
Approfondire le informazioni è un tassello fondamentale
Rimanere informati sulle novità e gli aggiornamenti relativi al mondo delle pensioni non può essere mai sottovalutato. Questa rubrica nasce proprio con l’intento di offrire chiarimenti per orientarsi tra normative e opportunità. Non dimenticate che ogni informazione richiede un certo investimento di tempo per garantire risposte adeguate, e, se desiderate contribuire alla nostra missione informativa, anche una piccola donazione può fare la differenza. Rimanere aggiornati e ben informati è essenziale per pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico.