Il panorama televisivo italiano continua a registrare risultati deludenti in termini di ascolti. L’ultima serata, in particolare, ha visto una flessione significativa per programmi di punta come il film d’animazione “Oceania” su Raiuno e il concerto celebrativo di Andrea Bocelli su Canale 5. Entrambe le trasmissioni non sono riuscite a conquistare il pubblico come auspicato, segnando un preoccupante segnale per il settore.
Andrea Bocelli e il concerto del trentennale
Il concerto di Andrea Bocelli, trasmesso su Canale 5 per festeggiare i suoi trent’anni di carriera, ha totalizzato solo il 16,4% di share. Su questo risultato pesa sicuramente un’abbondante campagna promozionale condotta dal famoso tenore, che ha cercato di attirare spettatori non solo nei programmi Mediaset, ma anche in trasmissioni altrettanto seguite come “Domenica In” e “Che Tempo Che Fa”. Nonostante gli sforzi, il pubblico ha risposto tiepidamente a un evento pensato per attrarre anche un’audience internazionale, complice un format che sembrava più adatto a piattaforme di streaming rispetto alla tradizionale fruizione televisiva.
Una scelta stilistica controversa ha caratterizzato la serata, infatti, i famosi “fegatelli” condotti dalla presentatrice Michelle Hunziker hanno spezzato il ritmo del concerto. Inoltre, nei segmenti dedicati agli artisti internazionali, le esibizioni sono state doppiate, elemento che ha contribuito a una sensazione di distacco e ha sortito l’effetto contrario. Lo spettacolo ha rischiato di risultare poco coinvolgente, con conseguenze evidenti sul numero di telespettatori.
Il cambiamento nel rilevamento degli ascolti
A partire dal 30 dicembre prossimo, il sistema di monitoraggio degli ascolti televisivi subirà una modifica significativa, favorendo una misurazione più accurata che includerà anche le visualizzazioni in streaming. Il cambiamento risponde a un trend in atto nel mondo della televisione, dove sempre più persone utilizzano le smart TV per recuperare i programmi in un secondo momento, senza la necessità di sintonizzarsi in diretta. Questa nuova modalità potrebbe portare a un riequilibrio degli ascolti nei prossimi mesi, con una competizione che potrebbe riaccendersi tra le emittenti.
Pomeriggio di Raiuno e Canale 5 a confronto
Alle 17, il palinsesto di Raiuno e Canale 5 si sviluppa intorno a due programmi di infotainment molto simili, “La Vita in Diretta” e “Pomeriggio 5”. Entrambi vantano una lunga tradizione, tuttavia, oggi si presentano come quasi indistinguibili per formato e contenuti, eccettuato per la conduzione. “La Vita in Diretta”, nato nel 1991 con Michele Cucuzza, ha visto molti volti alternarsi nel tempo, tra i quali Mara Venier e Alberto Matano.
D’altra parte, “Pomeriggio 5”, lanciato nel 2008, ha avuto un lungo dominio sotto la guida di Barbara D’Urso. Seppur diversamente strutturati, entrambi i programmi cercano di intercettare gli stessi temi, mescolando attualità e intrattenimento. Quest’anno il changeover ha visto Myrta Merlino subentrare a D’Urso, restituendo al contenitore un focus più incisivo sulle notizie.
Le differenze tra Alberto Matano e Myrta Merlino
Nonostante l’appartenenza allo stesso orario e durata dei programmi, la differenza tra Alberto Matano e Myrta Merlino è marcata. Matano, presentatore dotato di spiccate doti empatiche, gestisce con disinvoltura anche le situazioni più critiche legate alla cronaca nera. La sua capacità di intrattenere il pubblico si manifesta anche in altre occasioni, come la sua partecipazione a “Ballando con le Stelle”. Nonostante le sue inclinazioni, ci si aspetta che Matano possa dover prendere una posizione più netta sul suo ruolo in futuro.
Myrta Merlino, da parte sua, ha un background professionale distintivo che abbraccia esperienze in ambito nazionale ed europeo. Tuttavia, la sua conduzione stenta a mostrare lo stesso carisma di Matano. Quando affronta temi di cronaca, sembra più propensa a delegare il compito di approfondire agli ospiti in studio, il che potrebbe avere un impatto negativo sulla percezione del pubblico. L’interesse verso il suo programma è decisamente minore, come testimoniato dai dati di ascolto che continuamente vedono “La Vita in Diretta” prevalere.
Il compleanno di Gianni Morandi
Il focus di uno degli ultimi episodi di “Pomeriggio 5” ha visto il compleanno di Gianni Morandi, icona della musica italiana. Tuttavia, l’angusto spazio dedicato alla celebrazione ha suscitato qualche perplessità. L’uso di frasi come “una vita a cento all’ora” è stato criticato per la sua banalità, mentre la trasmissione ha risentito di una mancanza di originalità nella commemorazione di un artista di tale calibro. La presenza di ospiti come Gerry Scotti ed Enrico Vanzina non ha elevato il livello della conduzione, che, a giudizio del pubblico, dovrebbe aspirare a un’interazione più vivace e coinvolgente.
Il fenomeno suggerisce una necessità di rinnovamento della programmazione e della conduzione stessa. Gli ascolti mettono in luce la competizione serrata tra le emittenti, evidenziando come il panorama televisivo italiano sia in continuo mutamento, pronto a confrontarsi con innovazioni e tendenze emergenti, in un contesto fattosi sempre più frammentato.