Borse europee positive, Milano guadagna mentre Parigi e Madrid in calo a Piazza Affari

Le borse europee chiudono in positivo, con Milano in crescita dello 0,4%. Aumenta il differenziale Btp-Bund e si registrano flessioni nei mercati delle materie prime e dei metalli.
Borse europee positive, Milano guadagna mentre Parigi e Madrid in calo a Piazza Affari - (Credit: www.quotidiano.net)

In un contesto di mercati finanziari contrastanti, le borse europee chiudono la giornata con segnali positivi, mentre gli indici americani non riescono a emergere e si attestano sotto la parità. Milano, Francoforte e Londra registrano incrementi, in un clima di attesa e giudizi contrastanti sulle performance economiche. Le notizie provenienti dai mercati delle materie prime e dai cambi valutari aggiungono ulteriore complessità alla situazione del giorno.

Performance delle borse europee

Le borse europee si sono mosse in direzione positiva, con Milano che segna un incremento dello 0,4%. Francoforte ha chiuso in leggero rialzo, guadagnando lo 0,12%, mentre Londra ha mostrato una crescita più contenuta, con un +0,04%. Al contrario, Parigi e Madrid hanno registrato performance negative, con Parigi in calo dello 0,07% e Madrid dell’0,2%. Questo scenario mette in luce come i mercati reagiscano in maniera diversa a variabili economiche e politiche, con i trader che mantengono alta l’attenzione sulle notizie in arrivo sia dalle istituzioni europee che dalla Fed.

Differenziale Btp e Bund: un incremento preoccupante

La giornata ha portato a un aumento del differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, raggiungendo i 111,7 punti. Il rendimento annuo dei Btp ha visto un rialzo significativo di 10,8 punti, attestandosi al 3,3%, mentre il rendimento dei Bund tedeschi è aumentato di 5,5 punti, arrivando al 2,18%. Questi cambiamenti riflettono la crescente tensione nei mercati obbligazionari europei, aggravata da pressioni inflazionistiche e aspettative su politiche monetarie future. Gli investitori si preparano a navigare in un contesto di incertezze macroeconomiche e monetarie, cercando di calibrare i loro portafogli in base a questi sviluppi.

Materie prime: debolezza nel greggio e gas

Il mercato delle materie prime ha manifestato segnali di debolezza, principalmente a causa delle previsioni di temperature più miti per la settimana successiva. Il prezzo del Wti ha subito una flessione dell’1,38%, portandosi a 69,33 dollari al barile. Anche il mercato del gas ha visto un abbassamento, con un calo del 4,55%, assestandosi a 42,66 euro al MWh. Le aspettative di una diminuzione della domanda durante un periodo climatico più caldo influenzano negativamente le quotazioni, in un contesto di continua monitoraggio delle riserve e della produzione.

Variazioni nel mercato dei metalli e valute

Anche il mercato dei metalli ha mostrato una certa instabilità, con l’oro che ha registrato una flessione dell’1,07%, arrivando a un valore di 2.682,93 euro per oncia. Questa caduta potrebbe essere attribuita a un incremento del dollaro, che ha ripreso forza, superando lo 0,95 euro, dopo il recente abbassamento dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. Non solo, il biglietto verde ha guadagnato posizioni anche contro altre valute, con un aumento a 0,78 sterline e 0,88 franchi svizzeri, fructificando un contesto di incertezza economica e monetaria.

All’insegna del rialzo: aziende in evidenza

Nel panorama azionario, la corsa di Cucinelli continua con un eccezionale +7,94%, grazie all’adeguamento delle previsioni per l’intero esercizio. A seguire, Hugo Boss e Richemont hanno messo segno rispettivamente un +2,35% e un +1,8%. Al contrario, Moncler si è presentata piuttosto fiacca, con un -0,04%. Nel settore bancario, Bper ha chiuso con un +4,63%, mentre Mps ha mostrato un incremento dell’1,82%. Anche SocGen ha visto un buon andamento, salendo del 1,77%, seguita da Popolare Sondrio e Banco Bpm con rispettivi +1,3% e +1,26%.

Nel settore automotive, Bmw ha registrato un +1,5% seguito da Ferrari con un +0,86%. Volkswagen e Stellantis hanno chiuso la giornata con guadagni più modesti, rispettivamente dello 0,7% e dello 0,2%. Nel comparto energetico, Bp ha incrementato la sua quota dello 0,7% e Shell ha chiuso in lieve rialzo, mentre TotalEnergies ed Eni hanno subito un calo, rispettivamente a -0,17% e -0,3%. Analizzare questi movimenti rivela le dinamiche complesse del mercato, dove diversi settori mostrano reazioni diverse a fattori economici e geopolitici.