Le proiezioni sul mercato del lavoro italiano per dicembre 2024 sono incoraggianti, con una previsione di circa 356mila nuove assunzioni. Tuttavia, la situazione è complessa, poiché le aziende faticheranno a reperire quasi il 49% delle figure richieste, un dato che riflette la difficoltà nella disponibilità di candidati qualificati. Il report fornito dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere mette in luce le dinamiche del mercato del lavoro e i settori maggiormente coinvolti.
Crescita delle assunzioni programmate
Le previsioni per dicembre 2024 evidenziano che 355.750 lavoratori saranno cercati dalle imprese, confermando un lieve incremento rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta un aumento di circa 3.410 assunzioni, pari a un 1,0% in più su base annua. I dati mostrano anche un incremento trimestrale del 1,2%, con 15.240 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre del 2023. La crescita delle assunzioni è un segnale positivo per l’economia, dimostrando una ripresa della domanda di lavoro in vari settori.
Difficoltà nel reperire personale
Stando al rapporto Excelsior, il problema del reperimento del personale da parte delle aziende si fa sempre più serio. Nel mese di dicembre 2024, il 48,9% delle assunzioni programmate si scontrerà con notevoli difficoltà, una percentuale che rimane sostanzialmente in linea con la scorsa annata, quando il tasso di difficoltà era del 49%. La maggior parte delle aziende indica come motivazione principale la carenza di candidati, seguita da una preparazione inadeguata e altre questioni meno comuni. Le regioni con le maggiori difficoltà includono la Valle d’Aosta e il Friuli Venezia Giulia.
I profili più richiesti dall’industria
L’analisi dettagliata del Borsino delle Professioni mette in evidenza che alcuni profili professionali sono particolarmente difficili da reperire. Nel segmento delle professioni meno specializzate, i fonditori, i saldatori e i lattonieri risultano i più richiesti, con una mancanza di candidati stimata al 73,9%. Anche gli operai specializzati per le rifiniture delle costruzioni e i meccanici artigianali si trovano nella stessa situazione, con percentuali di difficoltà superiori al 69%. Nel comparto delle professioni più qualificate, figure come direttori aziendali e dirigenti di piccole imprese sono i più ambiti, ma difficili da trovare.
Settori con maggiore domanda di lavoro
Le opportunità di lavoro variano notevolmente a seconda del settore. Secondo il bollettino, il settore dei servizi si distingue nettamente, con 268.520 nuove assunzioni programmate a dicembre 2024. Questo segmento include i servizi alle imprese, che prevedono 92.180 contratti, e quelli legati all’alimentazione e all’ospitalità, con un aumento significativo rispetto all’anno passato. In contrasto, il settore industriale riporta una domanda più contenuta, con 87.220 lavoratori cercati, considerando sia il manifatturiero che le costruzioni.
Profili e opportunità per i giovani
Particolare attenzione è riservata ai giovani, con oltre 103.440 assunzioni destinate a candidati sotto i 30 anni, pari al 29% del totale previsto per dicembre 2024. Le figure più richieste comprendono operai specializzati e professionisti nei campi della meccanica e del turismo. Tuttavia, anche in questo ambito, i tassi di difficoltà di reperimento sono allarmanti, con molte posizioni strategiche aperte che rimangono vacanti a causa della mancanza di personale qualificato.
Tipologie di contratti
Per quanto riguarda le tipologie di contratti, il report mostra che il 56% delle assunzioni sarà a tempo determinato, seguita da contratti a tempo indeterminato e diverse altre forme. Questa struttura contrattuale riflette la necessità delle aziende di mantenere flessibilità nel rispondere alle fluttuazioni del mercato, adattandosi alle esigenze lavorative.
Geografia delle assunzioni
Infine, il report di Unioncamere rivela che le regioni con il maggior numero di assunzioni programmate a dicembre 2024 includono la Lombardia e il Lazio. La prima guida con 69.560 assunzioni, seguita dal Lazio con 38.280. Altre regioni come Sicilia e Veneto contribuiscono significativamente, evidenziando un quadro di opportunità distribuito su tutto il territorio nazionale.
I futuri sviluppi nel mercato del lavoro italiano dipenderanno dalla capacità delle aziende di attrarre i talenti necessari e dall’evoluzione delle dinamiche occupazionali nei vari settori.