Oggi l’anniversario della strage di piazza Fontana: Mattarella ricorda lo squarcio nella storia nazionale

Il 55esimo anniversario della strage di Piazza Fontana ricorda le vittime e sottolinea l’importanza della memoria per la democrazia, con messaggi di unità dai leader italiani.
Oggi l’anniversario della strage di piazza Fontana: Mattarella ricorda lo squarcio nella storia nazionale - (Credit: www.ilsole24ore.com)

Oggi si commemora il 55esimo anniversario della strage di Piazza Fontana, un evento che ha segnato profondamente la storia d’Italia. Il 12 dicembre 1969, alle 16.37, un ordigno esplosivo deflagrò nell’atrio della Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano, causando un bilancio tragico di 13 morti iniziali, cui se ne aggiunsero altri 4 nei giorni successivi, e oltre 80 feriti. Questo episodio ha rappresentato non solo una ferita per la città di Milano, ma per l’intero Paese, segnando l’inizio di un periodo di violenza e tensione.

La memoria della strage: le parole del presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto rendere omaggio a questa tragedia con un messaggio profondo. “La strage di Piazza Fontana è stata un tentativo eversivo di destabilizzazione della nostra democrazia”, ha affermato Mattarella, sottolineando l’importanza della memoria e della verità. Secondo il presidente, quel giorno doveva servire a incrinare i fondamenti della società italiana, con attacchi anche a Roma che volevano diffondere paura e instabilità.

Mattarella ha insistito sull’importanza di non dimenticare le vittime e il dolore causato da quell’atto, ritenendo necessario mantenere viva la memoria per costruire un futuro fondato sui valori costituzionali. Ha inoltre evidenziato come il Paese abbia dimostrato coesione e unità, in grado di superare una prova terribile, resistendo a tentativi di depistaggio e insabbiamento. “La verità e la democrazia hanno un legame indissolubile”, ha concluso, richiamando la responsabilità dei cittadini nel garantire che episodi simili non si ripetano.

Le parole di Ignazio La Russa: un ricordo per le vittime

Anche Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha voluto rendere omaggio alle vittime della strage. Attraverso un post sui social, ha evidenziato come la ferita lasciata da quel giorno sia stata profonda e duratura. “A 55 anni dalla strage, ricordiamo le 17 vittime e le decine di feriti, evidenziando l’impronta neofascista che ha contraddistinto il percorso giudiziario”, ha scritto La Russa.

Il presidente del Senato ha definito quel giorno come un atto terribile e sottolineato quanto sia necessario mantenere viva la memoria storica. Secondo lui, la pace che oggi viviamo è il risultato di un incessante impegno collettivo per la giustizia e la libertà. Ha richiamato l’attenzione sull’importanza di educare le nuove generazioni dal valore della democrazia e delle istituzioni, elementi fondamentali per il benessere della comunità.

Le dichiarazioni di Lorenzo Fontana: la resilienza del Paese

Il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha espresso la sua vicinanza ai familiari delle vittime, ricordando in che modo quell’attentato terroristico, attribuibile a gruppi neofascisti, abbia spezzato vite e creato un clima di paura nel Paese. “Malgrado la violenza, il nostro Paese ha saputo rispondere con forza agli attacchi”, ha commentato Fontana, esprimendo fiducia nel senso di coesione dei cittadini.

Fontana ha sottolineato come il clima di paura non abbia prevalso, affermando che la risposta della comunità ha contribuito a mantenere intatti i valori democratici. Una testimonianza del forte desiderio di pace e coesione che ha superato i tentativi di scardinamento dell’ordine democratico, rendendo il Paese più forte e unito.

Oggi, in un contesto in cui la memoria di eventi così tragici deve rimanere viva, le parole dei leader politici italiani ricordano quanto sia fondamentale continuare il lavoro di sensibilizzazione e educazione per le generazioni future. La storia di Piazza Fontana rappresenta una lezione che non va dimenticata, ma piuttosto utilizzata come stimolo per costruire un domani di pace e democrazia.