Restworld: un milione per far incontrare domanda e offerta di lavoro nella ristorazione a Milano con il sindaco Rossi

Restworld, start-up torinese, affronta la carenza di personale nella ristorazione con una piattaforma innovativa che utilizza intelligenza artificiale per semplificare il reclutamento e migliorare l’efficienza.
Restworld: un milione per far incontrare domanda e offerta di lavoro nella ristorazione a Milano con il sindaco Rossi - (Credit: www.ilsole24ore.com)

Nel mondo della ristorazione, la difficoltà di trovare personale qualificato è un problema costante. In questo contesto, Restworld, start-up torinese lanciata nel 2020, offre una soluzione innovativa che combina l’accademia con il settore. Questa piattaforma, utilizzando intelligenza artificiale, semplifica e velocizza il processo di reclutamento per ristoratori, coprendo le esigenze di camerieri, chef, e personale di sala, integrando efficienza e praticità.

Investimenti e crescita: un piano ambizioso per il futuro

Recentemente, Restworld ha ricevuto un’iniezione di capitali sostenuta dall’ingresso di due nuovi soci, Mia Rigo, leader della catena internazionale The Magic Collection Retreats, e l’acceleratore di impresa estone Startup Wise Guys, per un totale di un milione di euro. Questo finanziamento consentirà alla start-up di potenziare la propria piattaforma, rendendola accessibile a tutti i tipi di imprenditori nel settore della ristorazione, dai piccoli locali ai grandi gruppi. L’ambizione di Restworld è di ampliare significativamente la propria base di clienti, portandola a 5.000 entro il 2027, in Italia e all’estero.

Attualmente, Restworld vanta circa 800 clienti e ha già facilitato l’assunzione di 2.000 persone. Luca Lotterio, CEO dell’azienda, ha affermato che “l’obiettivo è raggiungere quota 3.000 assunzioni entro il 2025”, un traguardo considerevole in un settore che registra annualmente mediamente 500.000 assunzioni. Le sfide nella ricerca di personale qualificato continuano a rappresentare una criticità per gli operatori del settore.

Il modello operativo: come funziona la piattaforma

Restworld si distingue per un innovativo approccio al reclutamento. Il processo inizia con un’intervista dettagliata al ristoratore, dove vengono esaminate ben 55 variabili. Attraverso l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale, l’azienda riesce a generare automaticamente un annuncio che viene poi pubblicato su tutte le principali piattaforme di lavoro. Questo modello non solo riduce i tempi di assunzione, ma migliora anche la qualità delle candidature.

La selezione dei candidati è altrettanto efficiente. Grazie a un sistema automatizzato che prevede l’uso di WhatsApp, è possibile inquadrare le competenze e caratteristiche dei candidati prima di giungere al colloquio finale. Quest’ultimo resta sempre sotto il controllo del ristoratore, garantendo che la scelta finale rimanga personale e in linea con le aspettative del locale.

Una squadra con solide competenze e obiettivi chiari

La fondazione di Restworld è opera di professionisti con un background variegato. Luca Lotterio, psicologo del lavoro, è affiancato da un team composto da esperti in diversi campi: Davide Lombardi, Arianna Dani , Lorenzo D’Angelo ed Edoardo Conte . Questa combinazione di competenze ha permesso all’azienda di posizionarsi come un attore chiave nel settore della ristorazione, nonostante solo un volume d’affari iniziale di un milione di euro.

Con la crescente domanda di personale nel settore e il previsto miglioramento della prossima piattaforma, Restworld mira a diventare un punto di riferimento per tutte le realtà della ristorazione, siano esse raffinate o più informali, come le pizzerie di quartiere. Entro la fine del 2025, è previsto il lancio della nuova piattaforma online, promettendo ulteriori sviluppi e ottimizzazioni per i clienti della start-up.

L’industria della ristorazione è in continua sfida, ma con iniziative come quelle di Restworld, il futuro del reclutamento di personale sembra avere prospettive più luminose e rispondenti alle esigenze del mercato.