Mubi si afferma come una piattaforma di streaming che trascende il concetto tradizionale di fruizione cinematografica. Fondato nel 2007 da Efe Çakarel, questo servizio ha saputo conquistare un pubblico globale di 15 milioni di membri in 190 paesi, evidenziando un impegno costante verso la valorizzazione del grande cinema. Il sogno di offrire film d’autore online è nato da un’esperienza personale di Çakarel a Tokyo, e da allora Mubi ha evoluto la sua missione, creando un rifugio per gli appassionati di film di nicchia e autori emergenti.
La nascita di Mubi: dall’idea iniziale a una piattaforma globale
L’idea di Mubi scaturisce da una necessità semplice e genuina: l’impossibilità di vedere un film desiderato. Questo desiderio ha portato alla creazione di “The Auteurs”, precursore di Mubi, un portale dedicato al cinema d’autore che funge da contraltare al dominio dei titoli mainstream. Sin dalle origini, Mubi ha voluto offrire un’alternativa che permettesse di scoprire e riscoprire opere cinematografiche lontane dai circuiti commerciali.
Nel corso degli anni, la piattaforma ha saputo strutturare diverse iniziative per coinvolgere i suoi membri, creando un ecosistema dinamico dove il cinefilo può interagire, proporre e discutere film. Un elemento distintivo è la programmazione curata, che propone retrospettive mirate e rassegne settoriali, come quella attualmente in corso intitolata “Le prime volte”, incentrata sui migliori esordi italiani degli ultimi dieci anni. Le strategie di Mubi si basano su un catalogo ricco e in continuo aggiornamento, progettato per ottimizzare l’esperienza di fruizione dei membri.
I titoli cardinali e il ruolo di Mubi nel cinema indipendente
Mubi non è solo un servizio di streaming, ma ha anche un forte ruolo come distributore e produttore di film di alta qualità. Pellicole come “First Cow” di Kelly Reichardt e “How to Have Sex” di Molly Manning Walker non solo hanno attirato l’attenzione della critica, ma hanno anche contribuito a una nuova stagione di prestigio per la piattaforma. La recente presenza a Cannes ha segnato un traguardo significativo, con l’acquisizione di tre titoli di peso nella competizione principale.
In particolare, “The Substance” di Coralie Fargeat ha segnato un punto di svolta, superando il milione di dollari di incassi negli Stati Uniti e aprendo la strade verso potenziali riconoscimenti agli Oscar. La scelta di puntare su opere come queste ribadisce l’intento di Mubi di investire in storie uniche e rilevanti, sostenendo la crescita e la visibilità di voci nuove nel panorama cinematografico.
L’incontro tra digitale e fisico: il Mubi Fest 2024
Mubi sa che l’esperienza cinematografica non si limita al solo consumo di contenuti digitali. Il Mubi Fest 2024 di Milano, in corso in questi giorni all’ADI Design Museum, rappresenta una manifestazione vivace dove le varie anime della piattaforma si uniscono. Con eventi che spaziano da proiezioni a talk, concerti e installazioni interattive, il festival incoraggia un’interazione reale che arricchisce il panorama culturale.
Questo festival non solo propone anteprime di film, ma mette in luce personalità del panorama cinematografico come Alice Rohrwacher e Luca Marinelli, creando un dibattito attivo attorno alle opere presentate. L’incontro tra il pubblico e i professionisti del settore finalmente consente di esplorare in modo approfondito tematiche rilevanti e nuove prospettive artistiche.
Un futuro innovativo: Mubi Editions
Guardando al futuro, Mubi continua a espandere i suoi orizzonti. A partire da aprile 2025, l’arrivo di Mubi Editions promette di arricchire ulteriormente l’ecosistema culturale legato alla piattaforma. Le quattro serie programmate, che vanno da volumi sulla storia del cinema a ristampe di testi rari, mirano a fortificare il legame tra film e letteratura, fornendo approfondimenti significativi e materiali preziosi per gli appassionati.
In particolare, il primo libro, “Read Frame Type Film“, realizzato in collaborazione con il prestigioso Le Centre Pompidou di Parigi, intende esaminare gli incroci tra il cinema, la storia visiva e il design. L’impegno di Mubi nell’editoria contribuisce a creare un archivio culturale essenziale per il pubblico, suggerendo una progressione stimolante nell’accessibilità e nella fruizione dell’arte cinematografica.
In un panorama che continua a evolversi, Mubi si dimostra non solo come un servizio di streaming, ma come un importante attore culturale che valorizza il cinema in tutte le sue sfaccettature.